Sentiero della Memoria n°9 A.N.P.I. Alta Umbria (anello) - Path of Memory n°9 A.N.P.I. Upper Umbria (ring)

(Molino di Carpini - Valbona - San Faustino - Moravola - Molino di Carpini)

Below, English translation

IT

Il percorso segue a tratti diversi sentieri: nel tratto fra Valbona - S. Faustino - Moravola il percorso segue il sentiero CAI n°116

La tenuta di San Faustino di Bagnola, di cui era affittuario l’antifascista perugino Bonuccio Bonucci, divenne dal 13 settembre 1943 il rifugio e la sede operativa del primo nucleo di quella che sarebbe diventata la Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino”. Tra i promotori vi furono diversi ufficiali delle Forze Armate Italiane, militari sbandati e provenienti da diverse zone del fronte, che non volevano più combattere per il fascismo e a fianco della Germania. Tra di essi il tenente di Città di Castello Stelio Pierangeli, poi comandante della Brigata con il nome di battaglia di “Geo Gaves”.
Il paesaggio impervio, l’isolamento della zona e la solidale complicità dei contadini avrebbero potuto facilitare l’organizzazione di un’opposizione armate clandestina, ma il tradimento di uno dei primi aderenti alla formazione provocò l’arresto, a metà febbraio 1944 di Bonucci e di altri suoi collaboratori. Gli oppositori seppero però riorganizzarsi, spostando la propria sfera di azione verso il pietralunghese. La Brigata Proletaria d’Urto “San Faustino” fu ufficialmente costutiuta all’inizio di marzo, raccogliendo nelle varie bande soprattutto partigiani di Città di Castello, Montone, Pietralunga e Gubbio.
Nei pressi di San Faustino il territorio tra le valli del Carpina e del Carpinella è stato segnato profondamente dalla guerra.
Nel rastrellamento anti-partigiano del maggio 1944, il tedeschi uccisero a Caigisti 3 contadini che non avevano alcun collegamento con la Restistenza. A Molino delle Carpini fu colpito a morte da una scarica di mitraglia un adolescente: tentava di fuggire, terrorizzato nel veder torturare il cugino.
Durante il passaggio del fronte, sotto al castello di Aries, lungo la valle del Carpina, una granata uccise il giovane maestro Ennio Belardinelli postosi a fianco delle truppe alleate per dar loro informazioni sul territorio, era stato catturato dai tedeschi e raggiunto da schegge di granata mentre tentava la fuga. Vicino a San Faustino si trovano anche le località di San Benedetto e Moravola dove si rifugiarono i renitenti di Umbertide durante l’inverno del 1943-44.

EN
Path of Memory No. 9 A.N.P.I. Upper Umbria

The route follows various paths at times: in the section between Valbona - S. Faustino - Moravola the route follows the CAI path n°116.

The estate of San Faustino di Bagnola, of which the Perugian antifascist Bonuccio Bonucci was the tenant, became the refuge and operational headquarters of the first nucleus of what would become the “San Faustino” Proletarian Urto Brigade from 13th September 1943.
Among the promoters there were several officers of the Italian Armed Forces, disbanded soldiers from different areas of the front, who no longer wanted to fight for fascism alongside Germany. Among them the lieutenant of Città di Castello Stelio Pierangeli, later commander of the Brigade with the battle name of “Geo Gaves.”
The rugged landscape, the isolation of the area and the solidarity of the peasants could have facilitated the organisation of an underground armed opposition, but the betrayal of one of the first members of the group led to the arrest, in mid-February 1944, of Bonucci and of his other collaborators.
The opponents, however, were able to reorganise themselves, shifting their sphere of action towards the Pietralunghese. The “San Faustino” Proletarian Impact Brigade was officially established at the beginning of March, gathering mainly partisans from Città di Castello, Montone, Pietralunga and Gubbio in the various bands. Near San Faustino, the territory between the Carpina and Carpinella valleys was deeply marked by war. In the anti-partisan roundup of May 1944, the Germans killed 3 peasants in Caigisti who had no connection with the Resistance. In Molino delle Carpini a teenager, terrified having witnessed his cousin being tortured, was killed by a volley of fire from machine guns as he tried to escape.
During the passage of the front, under the castle of Aries, along the Carpina valley, a grenade killed a young teacher.
Ennio Belardinelli embedded with the allied troops to give them information on the territory, had been captured by the Germans and was hit by shrapnel while trying to escape. Near San Faustino there are also the localities of San Benedetto and Moravola where the draft dodgers of Umbertide took refuge during the winter of 1943-44.