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4,450 ft
3,260 ft
0
2.9
5.9
11.77 mi
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near Fiume d'Isola, Toscana (Italia)
Un bel giro, completo, adatto anche per una prima volta in questo angolo d’Italia nel Parco delle Foreste casentinesi, una delle foreste più pregiate di Europa, tanto da contenere la Riserva integrale di Sasso Fratino e la Riserva biogenetica Patrimonio Unesco.
La proposta è un percorso sul versante toscano, nella Riserva biogenetica, che tocca anche un paio di luoghi d’interesse:
- il monte Penna, punto panoramico sulla sottostante foresta della Lama e su gran parte delle valli che scendono verso la Romagna. Lo spettacolo dalla cima del monte è uno dei più suggestivi di tutto l’Appennino ( giornate terse lo sguardo raggiunge la linea di costa adriatica e le colline romagnole, dal faentino al riminese);
-l’Eremo di Camaldoli, fondato 1.000 anni fa, i cui monaci hanno provveduto per secoli alla gestione di parte della foresta, e rinomato centro di spiritualità ( qui fu scritto il Codice di Camaldoli ad esempio).
Poi la varietà tra faggete, abeti, ruscelli, insomma sono veramente entusiasta di aver fatto questa passeggiata!
Il percorso inizia davanti al ristorante Il capanno ( facilmente raggiungibile a piedi o in macchina da Badia Prataglia). Nel tratto da Badia Prataglia a il Capanno incontriamo la famosa cascata “ le tre cascate” ( qualche centinaia di metri da Il Capanno e visibile solo dalla strada provinciale), che io ho visto passando in macchina.
-Dal Il capanno si entra dentro la Riserva in direzione Rifugio Fangacci ( si può prendere sia il sentiero che scorre adiacente al campo da calcio che l’altro più a destra). ( Seguire Sentiero OO o E1 o via di Francesco). In circa 40 minuti, di passeggiata tra corsi di acqua, si arriva al Rifugio. Tutto il tratto è in ombra.
- guardando il rifugio, sulla sua destra inizia il percorso per il Monte Penna. Unica pecca di questo percorso è che è “one way”, ma la vista è imperdibile è il percorso ancor più bello! Anche questo tratto è in ombra.
- ritornati al rifugio Fangacci, si prende il sentiero di fronte al rifugio con indicazione Prati della Penna. Tratto dentro il bosco, impressionante per la sua “pulizia”.
- da Prato della Penna si prende il sentiero a dritto rispetto a dove siamo arrivati, direzione Passo della Calla. Noi ci fermiamo al “Gioghetto”. Questo tratto è sul crinale abbastanza in piano, ma essendo immerso negli alberi non si vede molto. Comunque è un bel tratto!
- dal Gioghetto si prende per Eremo di Camaldoli ( percorso dentro il bosco).
- Dall’Eremo si prende la strada asfaltata ( guardando l’entrata dell’Eremo a destra, quella più a monte) in direzione Cotozzo. Lungo la strada dopo circa XX inizia il sentiero per il Cotozzo.
- dal Bivacco Cotozzo si prende l’indicazione per Badia Prataglia ( 2 ore e 40). Questo tratto, che prima sale al Poggio Brogi e poi scende, nella sua parte finale, mi è sembrato un po’ meno semplice, poiché le indicazioni, solo sui tronchi, non sono sempre così evidenti. Inoltre alcuni tratti, seppur brevi, sono sentieri immersi tra felci e ginestre.
- da ultimo sulla sinistra troviamo l’indicazione per Il Capanno, anche se è solo appoggiata in terra. Da qui sono 10 minuti e non 40 minuti come indicato. Comunque tutti in discesa.
Ho comunque mappato ( con foto) tutte le indicazioni che ho incontrato.
Buon cammino!
La proposta è un percorso sul versante toscano, nella Riserva biogenetica, che tocca anche un paio di luoghi d’interesse:
- il monte Penna, punto panoramico sulla sottostante foresta della Lama e su gran parte delle valli che scendono verso la Romagna. Lo spettacolo dalla cima del monte è uno dei più suggestivi di tutto l’Appennino ( giornate terse lo sguardo raggiunge la linea di costa adriatica e le colline romagnole, dal faentino al riminese);
-l’Eremo di Camaldoli, fondato 1.000 anni fa, i cui monaci hanno provveduto per secoli alla gestione di parte della foresta, e rinomato centro di spiritualità ( qui fu scritto il Codice di Camaldoli ad esempio).
Poi la varietà tra faggete, abeti, ruscelli, insomma sono veramente entusiasta di aver fatto questa passeggiata!
Il percorso inizia davanti al ristorante Il capanno ( facilmente raggiungibile a piedi o in macchina da Badia Prataglia). Nel tratto da Badia Prataglia a il Capanno incontriamo la famosa cascata “ le tre cascate” ( qualche centinaia di metri da Il Capanno e visibile solo dalla strada provinciale), che io ho visto passando in macchina.
-Dal Il capanno si entra dentro la Riserva in direzione Rifugio Fangacci ( si può prendere sia il sentiero che scorre adiacente al campo da calcio che l’altro più a destra). ( Seguire Sentiero OO o E1 o via di Francesco). In circa 40 minuti, di passeggiata tra corsi di acqua, si arriva al Rifugio. Tutto il tratto è in ombra.
- guardando il rifugio, sulla sua destra inizia il percorso per il Monte Penna. Unica pecca di questo percorso è che è “one way”, ma la vista è imperdibile è il percorso ancor più bello! Anche questo tratto è in ombra.
- ritornati al rifugio Fangacci, si prende il sentiero di fronte al rifugio con indicazione Prati della Penna. Tratto dentro il bosco, impressionante per la sua “pulizia”.
- da Prato della Penna si prende il sentiero a dritto rispetto a dove siamo arrivati, direzione Passo della Calla. Noi ci fermiamo al “Gioghetto”. Questo tratto è sul crinale abbastanza in piano, ma essendo immerso negli alberi non si vede molto. Comunque è un bel tratto!
- dal Gioghetto si prende per Eremo di Camaldoli ( percorso dentro il bosco).
- Dall’Eremo si prende la strada asfaltata ( guardando l’entrata dell’Eremo a destra, quella più a monte) in direzione Cotozzo. Lungo la strada dopo circa XX inizia il sentiero per il Cotozzo.
- dal Bivacco Cotozzo si prende l’indicazione per Badia Prataglia ( 2 ore e 40). Questo tratto, che prima sale al Poggio Brogi e poi scende, nella sua parte finale, mi è sembrato un po’ meno semplice, poiché le indicazioni, solo sui tronchi, non sono sempre così evidenti. Inoltre alcuni tratti, seppur brevi, sono sentieri immersi tra felci e ginestre.
- da ultimo sulla sinistra troviamo l’indicazione per Il Capanno, anche se è solo appoggiata in terra. Da qui sono 10 minuti e non 40 minuti come indicato. Comunque tutti in discesa.
Ho comunque mappato ( con foto) tutte le indicazioni che ho incontrato.
Buon cammino!
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